“Senza infermieri accogliamo meno anziani”. VIDEO

REGGIO EMILIA – Torniamo a parlare della carenza di infermieri all’interno delle residenze per anziani non autosufficienti. Il problema sta impedendo alle strutture di tornare a offrire la capacità di accoglienza dell’epoca pre covid.

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“Non siamo alla saturazione dei posti proprio perché per quanto riguarda gli infermieri siamo in difficoltà, siamo costretti a chiedere loro di seguire più ospiti rispetto a quanti non ne seguissero prima“. Così Mariella Martini, presidente di Asp Reggio Emilia città delle Persone.

Il prima corrisponde al mondo conosciuto fino all’esplosione della pandemia. La necessità della sanità di farvi fronte ha drenato personale ai centri che accudiscono anziani non autosufficienti. In quelli gestiti dalla Asp Reggio Città delle Persone gli infermieri in forza sono 48, rappresentano l’80 per cento rispetto al quantitativo previsto dalla pianta organica. “Ce ne vorrebbero dieci ora per far sì che la situazione non peggiori, in realtà abbiamo bisogno di una graduatoria assai maggiore. La nostra difficoltà è resa maggiore dal fatto che siamo in ferie estive”.

La mancanza di queste figure specializzate impedisce alle otto strutture gestite in città dall’azienda pubblica di essere utilizzate in tutta lo loro capienza. Complessivamente i posti disponibili potrebbero essere 582, gli ospiti attuali sono 518, l’11 per cento in meno.
Esemplare è il caso di Villa Erica dove il nucleo Covid da 18 posti non può essere riconvertito: “Il Comune ci aveva chiesto di aprirlo entro maggio, l’obiettivo è di riuscirci all’inizio di ottobre”.

Problemi che si riverberano sulle liste d’attesa. Le richieste hanno superato quota duecento e pratiche risultano rallentate.
Un concorso per assunzioni a tempo indeterminato sarà a breve pubblicato. Ma il fatto che sul mercato di infermieri non se ne trovino è sottolineato dalla risposta ottenuta dagli ultimi due bandi. Quindici professionisti sono stati chiamati dalla graduatoria stilata per sottoscrivere contratti a tempo determinato: “Alcuni dei primi contattati hanno rinunciato, altri probabilmente accetteranno ma nessuno prenderà servizio immediatamente”.

Soltanto in due si sono presentati a una chiamata rivolta al personale delle aziende sanitarie: “Uno ha subito rinunciato, per l’altro siamo in attesa”.
E’ venuta meno anche la capacità delle agenzie interinali di fare da ruota di scorta: “Non ne trovano più nemmeno loro di infermieri”.

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