NOVELLARA (Reggio Emilia) – Le ricerche attraverso i geo-radar in grado di individuare alterazioni del terreno o presenza di elementi sotto il terreno stesso sono importanti, ma la sensazione è che in assenza di confessioni da parte degli indagati, il ritrovamento del corpo di Saman sarà difficilissimo.
Lo dice il generale Luciano Garofano, ex comandante dei Ris di Parma, oggi docente universitario oltre che volto noto di trasmissioni televisive nazionali legate alla cronaca. Garofano cita il caso di Avetrana, con l’omicidio di Sarah Scazzi il 26 agosto 2010, il cui corpo venne individuato dopo quasi un mese e mezzo solo dopo l’indicazione giunta da parte dello zio Michele che lo aveva nascosto.
“Se non avessimo avuto la confessione dello zio della ragazza – ha spiegato Garofano – Sarah non l’avremmo ritrovata”. E’ ipotizzabile che il corpo di Saman sia stato fatto a pezzi? “Non è da escludere. Mi viene in mente – ha aggiunto – il caso del duplice omicidio Donegani: senza una testimonianza assolutamente casuale, non avremmo ritrovato i corpi delle vittime”. Il riferimento è al caso avvenuto nel 2005 a Brescia del nipote che uccise gli anziani zii facendone poi a pezzi i corpi.
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