REGGIO EMILIA – Non solo Nigeria, Mali, Ghana: negli ultimi tempi tra quelli che sbarcano nel nostro Paese in fuga dall’Africa sono aumentati i senegalesi. Una situazione figlia del clima di crescente tensione a Dakar. Gli esponenti della comunità senegalese di Reggio, che ieri sera hanno dato vita a una manifestazione in piazza Prampolini, lanciano l’allarme.
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Il Senegal è una polveriera e la situazione del Paese africano potrebbe andare a peggiorare il quadro già molto complesso ed emergenziale dei flussi migratori verso l’Europa e verso l’Italia. Sono sempre di più i senegalesi, giovani in particolare, che stanno abbandonando il proprio Paese a causa delle tensioni interne tra le forze di Governo del presidente Macky Sall e l’opposizione. A lanciare un grido di allarme da Reggio sono gli attivisti del partito Pastef, il cui leader, in patria, Oussman Sonko, è stato condannato a due anni di carcere senza condizionale. L’accusa nei suoi confronti è di “corruzione giovanile”. Con questa espressione ci si riferisce a chiunque offenda “la morale incitando, favorendo o facilitando la dissolutezza o la corruzione giovanile”.
Con questa sentenza, arrivata il 1 giugno, Sonko rischia di essere escluso dalle elezioni presidenziali del 2024.
A spiegare la situazione ai nostri microfoni sono Syaka Badji e Leyty Thiam Elhadji, da circa 25 anni in Italia, residenti nella Bassa. “Se avessi la possibilità di portare la mia famiglia in Italia lo farei volentieri, almeno sarei tranquillo”. “Quando uno non si sente più sicuro, scappa. Piuttosto che cercare di fermare le partenze, meglio fare in modo che la gente possa rimanere nel proprio Paese”.
Secondo gli ultimi dati disponibili (del 2022) i senegalesi in provincia di Reggio sono 1.162.










