REGGIO EMILIA – Il parco veicolare della nostra provincia è composto da 470mila veicoli, tra i quali 350mila auto e più di 50mila autocarri. Ergo, ogni giorno il territorio è attraversato da un intenso traffico. Comincia oggi una serie di servizi di approfondimento sui punti più critici della mobilità e sulle soluzioni possibili per tentare di migliorare la situazione. Cominciamo questa panoramica dalla circonvallazione di Reggio.
Chi la percorre sembra essere ormai rassegnato al traffico, congestionato in entrambi i sensi di marcia in determinate fasce orarie: al mattino e nel tardo pomeriggio, in concomitanza con l’entrata e l’uscita delle persone dal lavoro oltre che attorno all’ora di pranzo, quando gli studenti escono da scuola.
L’organizzazione dei quattro viali che compongono l’anello attorno al centro storico risale a più di 40 anni fa. Queste immagini, che provengono dall’archivio di Telereggio, risalgono a metà degli anni ’70: le auto viaggiavano nelle due direzioni e l’onda rossa e l’onda verde non erano ancora state istituite. Il Comune le introdusse nel 1978. Si trattava di un sistema basato sulla sincronizzazione dei semafori lungo le due corsie dell’onda verde: a una velocità di 45 km/h si poteva percorrere in senso antiorario tutto l’anello, senza fermarsi; bastavano 7 minuti. Da una decina di anni, la sincronizzazione non funziona più ma la struttura della circonvallazione non è cambiata.
Leggi e guarda anche
Reggio Emilia traffico circonvallazione bloccataCirconvallazione, il Comune di Reggio: “Interventi per elevare la sicurezza”. VIDEO