REGGIO EMILIA – Sono state 1.300 le famiglie di bimbi iscritti ai Nidi e alle scuole d’infanzia di Reggio che hanno beneficiato di sconti sulle rette.
Nel 2022 la tariffa è stata ridotta su fasce Isee inferiori a 26mila euro. 5.720 bambini, ovvero l’80,5 % dei residenti, frequentano un nido o una scuola d’infanzia: 1.720 nella fascia 0-3 anni e 4mila in quella 3-5. Il tasso di scolarizzazione a Reggio è molto elevato: 55,5% ai nidi, con un balzo in avanti notevole rispetto al 38% del 2014, e 96,3% nelle scuole dell’infanzia, col dato che nel 2014 era dell’86%.
Dati esposti in consiglio comunale: Sala del Tricolore ha approvato il bilancio consuntivo 2022 dell’Istituzione, chiusosi con entrate per 32 milioni e 470mila euro, di cui più di 22 provenienti dal Comune; poi le rette, con oltre 4 milioni e mezzo; più o meno uguale la cifra complessiva di tasferimenti da Stato (3 milioni), Regione (1 milione e mezzo e in più 120mila euro ad hoc per l’abbattimento delle rette), e Provincia con 19mila euro. 850mila euro provengono da Fondazione Manodori e attività di Reggio Chidren srl.
Decisamente significativa la quota che l’Istituzione si è vista assegnare dal fondo Pnrr per sette progetti nella fascia 0-14 anni: 20 milioni di euro, 8 e mezzo dei quali per la sola fascia 0-6 anni. Parliamo di interventi di riqualificazione per il polo d’infanzia Nilde Iotti e scuola Agorà; per il nido Rivieri e la scuola Claudel; per i nidi Sole, Rodari, Peter Pan e Cervi; e della realizzazione del polo di Parco Ottavi che metterà a disposizione 180 posti per dare respiro alle liste d’attesa.
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