REGGIO EMILIA – Il 15 settembre inizia il nuovo anno scolastico ed è sempre in costante calo la popolazione studentesca. Alle superiori mancano circa mille iscritti rispetto all’anno scorso.
Sono 62.300 gli studenti che nel Reggiano, dal prossimo venerdì, torneranno in classe e in sezione. E’ questa la dimensione della popolazione scolastica, dalle scuole d’infanzia a quelle primarie sino alle secondarie di primo e secondo grado. Ed è proprio su questa ultima fascia che si registra il calo di iscrizioni più evidente. L’onda lunga della denatalità si evidenzia quest’anno alle superiori, con numeri in negativo senza precedenti: mancano un migliaio di iscritti. “Il decremento è abbastanza pronunciato”, le parole del provveditore Paolo Bernardi.
Calo degli studenti, ma non dei docenti, molti dei quali sono impegnati nell’attività di sostegno. “Cala il numero degli alunni, ma cresce di molto quello degli studenti con disabilità e questo determina, ovviamente, l’innalzamento del numero di insegnanti di sostegno”. Sul problema, poi, dell’algoritmo ministeriale assegna cattedre che avrebbe scontentato molti precari, il provveditore parla di un sistema certo perfettibile ma che sta dando comunque dei risultati.
A proposito degli insegnanti di sostegno, la parte che resta più delicata, Bernardi ricorda che nel Reggiano quest’anno sono stati stabilizzati 135 specializzati entrati in ruolo e che il problema resta sui posti in deroga. “Bisognerebbe affrontare il problema della stabilizzazione dei docenti di sostegno ma senza pregiudizi. L’unico modo che abbiamo è nominarlo al di fuori delle graduatorie”.
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