REGGIO EMILIA – L’autobus arriva, è costretto a rallentare per la coda delle auto, è strapieno e l’autista non apre nemmeno le portiere. Tanto non saprebbe dove mettere gli studenti in attesa che per il quarto giorno consecutivo sono coì costretti a chiedere aiuto ai genitori per tornare a casa. L’autobus è il 71 diretto a Campegine, l’unico utile per riportare gli studenti a casa. La fermata quella di via Costituzione. Sono le 13.00 e la scena puntuale come il disservizio si ripete giorno dopo giorno.
Un video che racconta purtroppo in modo inequivocabile il disagio che vivono da due settimane tanti giovani reggiani. Quelli che devono prendere il 71 per tornare a casa e non solo. Il 59 che da San Bartolomeo porta al polo Zanelli/Motti per tre mattine non è passato, con il minibus 14 troppo pieno per caricare i ragazzi rimasti a piedi. Disservizi che si ripetono tutti gli anni e che purtroppo sono una fotografano del momento di grande sofferenza del trasporto pubblico.
“I nostri ragazzi – denuncia la mamma della studentessa del Moro che ha documentato i disagi sulla linea 71 – hanno solo quell’autobus per tornare a casa: Seta pur tra mille difficoltà dovrebbe distinguere tra servizio urbano e extraurbano”.
Revisione degli orari e collaborazione tra azienda di trasporti e scuole chiesta anche dal consigliere di Coalizione Civica, Dario De Lucia, che si offre di accompagnare la mamma arrabbiata all’incontro con Seta. L’azienda dal canto suo chiede pazienza. Più ancora della carenza di autisti, il caos di inizio anno scolastico è imputabile agli orari provvisori delle scuole.
Da lunedì in tre poli – Levi-Scaruffi-Tricolore, Zanelli-Motti e Galvani-Lodi – scatterà l’orario definitivo e il quadro si stabilizzerà. Finiranno di colpo i problemi? Non proprio. Però Seta inizierà a capire se la pianificazione studiata in estate con scuole e Agenzia della mobilità funziona o servono, serviranno di sicuro come sempre, dei correttivi. Insomma, cari studenti fuorisede serve ancora un po’ di pazienza e nel frattempo i genitori possono continuare a tenere le chiavi dell’auto a portata di mano.
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