REGGIO EMILIA – Questo pomeriggio, in corso Garibaldi davanti alla sede della Prefettura, si è tenuto un presidio organizzato dai sindacati della scuola per protestare sulla condizione degli insegnanti precari.
“Io sono precario da 6 anni, dal 2015 dalla Sicilia mi sono trasferito qui ma non sono ancora riuscito a trovare una stabilizzazione. Questo significa non che non riesco a offrire una continuità didattica agli alunni”. Questa è la testimonianza di un insegnante che lavora in una scuola primaria del nostro territorio. Per l’anno scolastico iniziato da poco il totale dei docenti non di ruolo e dunque con contratti a termine è di 2.084 tra scuole di ogni ordine e grado. A questo numero si aggiungono 604 appartenenti alla categoria del personale Ata, ossia assistente amministrativi, tecnici e collaboratori scolastici. Stiamo parlando dunque di un totale di oltre 3.500 persone.
Per loro i sindacati chiedono, così come per i colleghi di tutta Italia, una seria stabilizzazione: “Il Governo si deve rendere conto che senza queste forze la scuola non si fa”, tuona Silvano Saccani, segretario provinciale della Flc Cgil. I rappresentanti sindacali – c’erano anche Monica Leonardi della Cisl e Pasquale Raimondo della Uil – sono stati ricevuti dal Prefetto Iolanda Rolli a cui hanno esposto le ragioni della mobilitazioni.
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