REGGIO EMILIA – Alunni e studenti reggiani amano andare a scuola a piedi o in bicicletta. Lo dicono le statistiche. Una buona pratica incentivata negli anni dall’Amministrazione, e che sarà incentivata ulteriormente. A dieci anni dalla sottoscrizione del “Manifesto per una mobilità sicura, sostenibile e autonoma nei percorsi casa-scuola”, l’assessora Carlotta Bonvicini ha svolto in questi giorni la prima tornata di incontri con i dirigenti e i mobility manger scolastici degli istituti di Reggio per presentare il nuovo Piano della mobilità Casa-Scuola, ricerca elaborata dal servizio Mobilità del Comune nell’ambito del progetto europeo School Chance. All’incontro erano presenti anche l’assessora a Educazione e Conoscenza Raffaella Curioni, la vice presidente della Provincia con delega alle Scuole Ilenia Malavasi e il dirigente dell’ufficio scolastico Paolo Bernardi.
Dal lavoro fra Comune e sistema scolastico, sono attesi l’aggiornamento del “Manifesto”, che diventa “Manifesto 2.0”, con contenuti educativi, culturali e di gestione, e anche una serie di linee guida per interventi infrastrutturali, percorsi di informazione e sensibilizzazione sulla mobilità attiva.
Le azioni del piano mobilità casa-scuola
In primis c’è l’adozione del “Manifesto 2.0 per una mobilità casa-scuola sostenibile”, che aggiorna e rafforza i contenuti del precedente documento adottato nel 2009, alla luce dei dieci anni di esperienza.
“Per questa nuova fase del Manifesto – spiega l’assessora Bonvicini – sarà molto importante il coinvolgimento e la collaborazione di mobility manager e dirigenti scolastici. L’obiettivo è potenziare la figura del Mobility manager scolastico, a partire già dalle ultime sezioni della Scuola dell’Infanzia, in modo da sensibilizzare bambini, alunni, studenti e famiglie, fin dai primi anni, ai temi della sostenibilità, del clima e della sicurezza stradale, attivando percorsi formativi tecnici e motivazionali dedicati. Si mira a creare progetti ‘su misura’ per ciascuna scuola. La mobilità sostenibile, ciclistica in particolare, è inoltre un importantissimo veicolo di diffusione di consapevolezza, informazione e stili di vita, anche per ambiti di conoscenza più generali e ampi, quali l’inquinamento urbano, il cambiamento climatico e la sicurezza stradale.
“Il Manifesto 2.0 – aggiunge l’assessora Bonvicini – dovrà svilupparsi come un patto strategico tra attori, su più dimensioni: collaborativa per la sottoscrizione dei nuovi contenuti come patto tra attori; educativa e ludica con azioni di accompagnamento e informazione alle famiglie e alla cittadinanza; spaziale e fisica con interventi permanenti e temporanei sullo spazio pubblico stradale e scolastico; strategica di previsione connessa alla pianificazione urbana e al finanziamento di azioni e interventi; e infine di comunicazione alla città e di marketing territoriale”.
I dati
Il Piano della mobilità Casa-Scuola è stato sviluppato sulla base di un monitoraggio degli spostamenti casa-scuola realizzato nel 2019 e un’attenta indagine di confronto tra i dati storici e recenti, del 2013, 2015 e 2017 e 2019, oltre a una serie di incontri semestrali con gli stakeholder.
Il Piano presenta un quadro conoscitivo aggiornato al 2019 (ultimo anno scolastico valutabile per intero, poiché pre-Covid e svolto quindi tutto in presenza) sulle abitudini degli studenti reggiani, che mette in evidenza che tra gli studenti delle secondarie esiste una crescente sensibilità all’uso della bicicletta: l’uso di questo mezzo risulta in crescita, fino al 18%, fra gli studenti delle scuole secondarie. Oltre il 54% degli studenti delle primarie, inoltre, raggiunge la scuola in modo sostenibile, cioè a piedi, in bici o in trasporto collettivo compreso il car pooling.
Dallo stesso studio emerge che la maggioranza degli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado abita a un massimo di 15 minuti di distanza a piedi dalla scuola. Questo rende compatibile e vantaggioso l’utilizzo di piedi e bicicletta per raggiungere le sedi scolastiche. Se si considera la distanza di 30 minuti a piedi (equivalenti a 10 minuti in bicicletta), le percentuali diventano ancora più significative, con almeno due terzi degli studenti delle scuole dell’obbligo che abita a 10 minuti in bicicletta da scuola (84% alla primaria e 74% alla secondaria di primo grado).
La valutazione cambia per le secondarie di secondo grado dove la distanza a piedi prevalente supera i 30 minuti o l’ora di tragitto. Su queste distanze diventano competitivi e vantaggiosi bicicletta, per poco meno del 50% degli studenti, e trasporto pubblico, per i restanti.
Le strade scolastiche
Nel Piano viene ribadita la necessità di lavorare sul tema delle strade scolastiche, ossia di strade in prossimità di una scuola in cui viene data priorità alla mobilità pedonale e ciclabile, limitando temporaneamente – in genere per pochi minuti, dai 15 ai 20 minuti – il traffico dei veicoli. Questo tipo di provvedimento – introdotto per la prima volta a Reggio Emilia e poi esteso a livello nazionale con il Decreto legge semplificazione di agosto 2020 – ha visto fino ad oggi la realizzazione di sei strade scolastiche sul territorio comunale e un crescente sostegno da parte delle famiglie: i dati indicano che è in aumento il trend di coloro che ritengono utile – soprattutto alla scuola primaria (67%) e secondaria di primo grado (67%) – istituire nuove strade scolastiche in prossimità della scuola frequentata.
Si prevede inoltre di sviluppare ulteriormente attività consolidate tra cui il BiciBus e il PediBus, Laboratori sulla mobilità e Uscite didattiche, giochi urbani e competizioni, per incidere sulla mobilità sostenibile e sugli stili di vita.
Il Piano mobilità casa-scuola insiste infine sull’importanza di campagne comunicazione e sensibilizzazione rivolte agli stessi studenti ma anche alle famiglie in quanto prime responsabili, nel caso degli studenti più piccoli, delle scelte di mobilità quotidiana, con l’obiettivo di creare consapevolezza e promuovere comportamenti più sostenibili.