GATTATICO (Reggio Emilia) – A Casa Cervi, da più di tre lustri centinaia di studenti e docenti si interrogano sul presente e il futuro del paesaggio.
Il creato, così caro alla famiglia dei sette fratelli uccisi dai nazifascisti, diventa teatro di riflessioni sul rapporto che lega uomo e natura. Quest’anno si indagherà meglio la relazione che c’è tra migranti e paesaggio. La scuola di paesaggio è intitolata a Emilio Sereni, che 50 anni fa donò il suo archivio e la sua biblioteca all’Istituto Cervi.
La scuola di paesaggio terminerà sabato 31 agosto. In questi giorni sono previsti laboratori, lezioni, e confronti con quotati docenti universitari, professori alla Sapienza, a Padova, Foggia ad Unimore, all’università di Torino e della Calabria.
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