REGGIO EMILIA – “La scuola è in difficoltà e la ripresa in presenza è un errore. Ci volevano due o tre settimane di didattica a distanza per tutti”. La posizione della Cgil è netta. Il sindacato critica la decisione del ministro dell’Istruzione Bianchi di ripartire con le lezioni in presenza subito dopo le festività natalizie, sostenendo che sarebbe stato meglio aspettare qualche settimana.
“E’ una situazione critica, stiamo parlando di fasce di età in cui molti non sono vaccinati e il rischio è di aumentare i contagi”, le parole di Silvano Saccani, segreteraio Flc Cgil di Reggio Emilia. Per la Cgil, i protocolli anti Covid daranno vita ben presto a una didattica a distanza di fatto. Alle elementari, con due positivi si va in dad. Dagli 11 anni con due casi di positività solo i non vaccinati vengono posti in “Dad”, mentre con tre infetti la didattica a distanza viene applicata a tutti. “Sarà una didattica a distanza di fatto, non dichiarata in modo trasparente”, ha proseguito Saccani.
La Cgil, risponde, infine così all’obiezione sulla complicata gestione dei figli lasciati a casa in Dad con i genitori che devono invece recarsi sul posto di lavoro. “E’ un problema, ma i genitori possono fare ricorso per i figli sotto i 14 anni, al congedo parentale”, la replica di Saccani.
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