CASALGRANDE (Reggio Emilia) – “E’ una giornata molto importante perchè ricorda che noi esistiamo, cerchiamo di far conoscere che sia i ragazzi sia le famiglie devono essere accettati”, dice Roberto Vassallo, presidente dell’associazione Aut Aut. La neuropsichiatria infantile dell’azienda Usl di Reggio Emilia segue 1.033 bambini e ragazzi minorenni nello spettro autistico, gli adulti in carico al centro di salute mentale sono 117. Sensibilizzare sui loro diritti e su quelli delle loro famiglie è l’obiettivo della giornata internazionale istituita il 2 aprile dall’Onu. “Non riescono a relazionarsi – dice Vassallo – ma non vuole dire che non vogliano. E’ molto difficile entrare nel loro mondo, ma sono ragazzi molto sensibili e bisogna cercare di capirli. I ragazzi e i bambini non riescono a spiegarsi: anche un semplice mal di pancia per la famiglia può essere un trauma perchè non riescono a capire che disturbo abbia il bambino”.
Sul tema c’è una grande attenzione perchè se da una parte questi ragazzi hanno difficoltà a relazionarsi dall’altra possono avere capacità straordinarie che nel mondo del lavoro possono essere valorizzate. La Regione Emilia-Romagna ha assegnato lo scorso anno più di 4 milioni di euro per garantire cure e percorsi. Le diagnosi sono aumentate in dieci anni del 250%, ma purtroppo si registra ancora molta intolleranza.
Lo scorso giugno due residenti in un condominio di Casalgrande si sono rivolti ad un legale lamentandosi del bimbo autistico figlio dei vicini di casa: ad un anno di distanza, uno dei due ha cambiato casa. Un mese fa, un’educatrice di una scuola elementare di Reggio è stata denunciata con l’accusa di aver picchiato un alunno affetto da una grave forma di autismo: “A scuola – conclude Vassallo – non sono accettati dappertutto, si cerca sempre di metterli in una stanza da soli e questa è una cosa grave”.
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Reggio Emilia Casalgrande autismo Aut Aut Roberto VassalloAutismo: a Reggio Emilia 1.033 minori e 117 adulti seguiti dall’Ausl