NOVELLARA (Reggio Emilia) – Prima campanella per oltre 62mila studenti (64.500 considerando le scuole paritarie). Questi i numeri reggiani degli iscritti agli istituti di ogni ordine e grado che lunedì torneranno tra i banchi. Per quanto riguarda le cattedre, come ogni anno resta da completare il reclutamento degli insegnanti.
“Le segreterie entrano in gioco ora. Nomineranno sia gli spezzoni inferiori alle 6 ore, sia per le graduatorie esaurite, per le quali non abbiamo più candidati nelle graduatorie provinciali, le scuole li cercheranno nelle graduatorie di istituto”. Così Paolo Bernardi, dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale. A pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico è cominciata la corsa delle segreterie scolastiche chiamate ad azzerare in pochi giorni le cosiddette cattedre scoperte. Succede anche a causa di procedure che faticano a reggere il passo dei pensionamenti. Mancano docenti abilitati in particolare nelle materie tecniche e scientifiche.
Evidente è la carenza di docenti di sostegno abilitati: settanta quelli che sono entrati in ruolo nel reggiano a fronte di 159 posti disponibili. “Un fenomeno di cui sarebbe interessante parlare, l’aumento molto grande di certificazioni nella scuola”.
L’elenco del personale da reclutare comprende inoltre 149 posti rimasti scoperti per via di concorsi che si concluderanno nei prossimi mesi inerenti più materie di insegnamento. “Classi di concorso per le quali non si è riusciti a finire la procedura concorsuale, ma si pensa di finire entro il 10 dicembre. Per adesso i dirigenti faranno le supplenze”.
Le supplenze riguardano anche gli incarichi da preside. La sospensiva decisa dal Tar su un concorso del 2019 tiene in sospeso la nomina di due dirigenti scolastici nella nostra provincia. La loro assunzione ridurrebbe a 5 il numero di reggenze attualmente in essere.
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