REGGIO EMILIA – Ieri vi abbiamo raccontato della classi che in questo anno scolastico caratterizzato dalla pandemia stanno frequentando le lezioni ai Musei Civici, uno dei luoghi scelti per il progetto “scuola diffusa” del Comune.
“Qui abbiamo spazi molto belli e luminosi e si respira tutto quello che regala il museo, che è parte della vita scolastica – le parole di Paola Piccinini, docente della scuola Zibordi – poi abbiamo gli esperti che ci coccolano e ci conducono. E’ davvero un’esperienza molto bella e positiva”.
Non sono semplici ospiti, la quinta A e la quinta B della scuola elementare in un certo senso abitano a Palazzo San Francesco. Seguono le lezioni tradizionali e poi, immersi in una atmosfera magica, possono approfondire le nozioni imparate. Vi resteranno per tutto l’anno. Le classi elementari e medie dell’istituto comprensivo “Manzoni” ruotano invece, una settimana ciascuna.
“Desideravo che tutto l’istituto comprensivo e il collegio docenti potesse vivere questa esperienza e, quindi, fosse una sorta di bagaglio comune che poteva aiutarci a comprendere meglio l’idea di laboratorio mentale – ha detto Alessandra Landini, dirigente del “Manzoni” – qualcosa da riportare a scuola e da vivere nel futuro ancora reinventare a modo nostro”.
Docenti ed educatori hanno costruito una programmazione condivisa. E’ una sperimentazione unica in Europa: “Porteremo a scuola, come diciamo noi, ricordi, conoscenze ed esperienze – ha aggiunto Paola Caroli, docente della scuola “Pascoli” – Questo luogo ha dato loro la possibilità, in un momento in cui è necessario stare distanziati, di confrontarsi e collaborare”.
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