RUBIERA (Reggio Emilia) – Il fenomeno della falsificazione dei documenti identificativi è diventato sempre più invasivo, fino ad assumere il carattere di una vera e propria emergenza. Da qui la decisione di due sindacati di polizia, locale e dello Stato, di organizzare un corso di formazione degli operatori, alla Corte Ospitale di Rubiera.
“A noi capita spesso di trovare patenti false, è capitato anche di trovare delle targhe false – spiega Lorenzo Cristofaro, segretario regionale aggiunto del Sulpl – Patenti ce ne sono di varie nazionalità: patenti polacche, patenti greche, tutte patenti europee, perché è questo che serve all’extracomunitario. Il documento europeo dà la possibilità di circolare liberamente in tutto il territorio”.
Saper distinguere un originale da un falso è parte determinante del lavoro degli operatori di polizia. A spiegare loro le tecniche per individuare un documento falsificato è venuto un esperto nazionale, Gaspare Pez, commissario di polizia di Stato in quiescenza.
“Spesso capitano le patenti europee, extracomunitarie, comunque di cittadini che per lavorare, per guidare, sono costretti a entrare in questo mercato nero che porta loro a commettere dei reati, ma soprattutto poi soprattutto ad essere vittime di questo mercato che non guarda in faccia nessuno”, sottolinea Gianni Gravina, presidente della commissione sicurezza dell’Unione Tresinaro Secchia.
I partecipanti al corso erano più di 120, a conferma dell’interesse per l’iniziativa dei due sindacati di polizia. “E’ un convegno nato dall’idea di poter dare una mano ai colleghi che operano in strada, di poter accrescere la loro cultura per quanto concerne tutto ciò che è un falso documentale – il commento di Aldo Aragiusto, segretario provinciale del Siap di Reggio Emilia – Chi falsifica i documenti sono persone che fanno parte di organizzazioni criminali, ben organizzate, quindi noi che lavoriamo in strada non possiamo stare indietro”.
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