CAMPAGNOLA (Reggio Emilia) – Hanno un nome altre quattro delle diciotto persone i cui resti furono ritrovati nel 1991, sepolti nell’area del Cavon di Campagnola. La procura di Reggio è arrivata all’identificazione grazie agli esami genetici del Ris di Parma. Si tratta di persone scomparse alla fine dell’aprile del 1945, nei giorni immediatamente successivi alla Liberazione: un periodo storico complesso, nel quale – dopo il ventennio fascista e i terribili mesi dell’occupazione nazista – si verificarono anche violenze, esecuzioni sommarie e vendette personali. I familiari di Giovanni Caviola, Luigi Rossi, Silvio Davoli e Aristide Ganassi sono stati informati insieme al Ministero della Giustizia.
Le indagini, coordinate dal procuratore Calogero Paci, hanno preso il via da una intervista rilasciata alcuni mesi fa al Resto del Carlino dall’86enne Ada Bizzarri, che aveva raccontato di aver fatto nel 2009 l’esame del Dna per il riconoscimento dei genitori scomparsi e di non aver saputo più nulla. Nel 1991, poco dopo il ritrovamento, furono identificati nove cadaveri, tra i quali quello del padre di Ada Bizzarri. Le indagini eseguite di recente hanno portato all’identificazione delle altre quattro persone scomparse. Tra queste però non c’è la madre di Ada, Maria Bocedi.
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