SANT’ILARIO D’ENZA (Reggio Emilia) – Sciopero e presidio alla Grissin Bon, azienda leader in Italia nei prodotti da forno. I lavoratori sono in agitazione per la mancata adesione formale dell’azienda al contratto collettivo nazionale del lavoro dell’industria alimentare, per il diritto alla tutela della salute e per richiedere la stabilizzazione dei lavoratori in staff leasing.
“Come firmatari del contratto nazionale siamo a chiedere alla Grissin Bon di aderire – spiega Marco Garzerli del sindacato Fai Cisl – Vedete il caldo che c’è oggi, immaginate dentro con dei forni. Il tema del caldo va affrontato per trovare un modo per alleviare questo disagio”.
E ancora: “Abbiamo situazioni di disagio forte – aggiunge Giuseppe Moffa, della Rsu aziendale – Le temperature sono elevatissime, c’è da sudare anche in inverno”. “Chiediamo anche un percorso costruttivo per lo staff leasing. Abbiamo un terzo degli operai in staff leasing – sottolinea Deborah Travaglia, sempre della Rsu – Non abbiamo stagionalità, si lavora sempre. Ci sono persone che lavorano qui da anni. Occorre internalizzarle”.
Alla Grissin Bon, che ha sede a Calerno, i dipendenti sono circa 200, a cui vanno sommati una sessantina di lavoratori in staff leasing. Fondata negli anni 50, l’azienda non ha mai dovuto fare i conti con mobilitazioni dei propri dipendenti fino alla scorsa primavera quando i lavoratori scioperarono per la prima volta nella storia della Grissin Bon. In quell’occasione fu per gli obiettivi del premio di produttività per l’anno 2020.
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