REGGIO EMILIA – Al grido di “No ad una legge finanziaria sbagliata” la Cgil e la Uil di Reggio e Modena scenderanno in piazza venerdì 16 dicembre per dare vita a una manifestazione di protesta contro le politiche economiche e fiscali del nuovo Governo. Il corteo si snoderà a partire dalle 10 da via Emilia San Pietro all’angolo con viale Monte Grappa. Arrivo in corso Garibaldi dove davanti al palazzo della Prefettura sono previsti gli interventi dei rappresentanti sindacali, i quali saranno poi ricevuto dai Prefetti di Reggio e Modena
‘E’ una Legge sbagliata che non ha alcun rispetto per le fasce economicamente più povere’ tuona il sgretario della Cgil di Reggio Cristian Sesena.
In piazza lavoratori, ma anche pensionati: ‘Tante promesse elettorali, ma finora non si vede alcun cambiamento’ dice Ferdinando Guidetti della Uil Pensionati di Reggio.
Dagli scioperi, come noto, ha preso le distanze a livello nazionale, la Cisl che – come già accaduto con la legge di Bilancio del governo Draghi – non aderisce quindi alle agitazioni messe in calendario da Cgil e Uil.
Papaleo (Cisl): “Sbagliato farlo adesso, meglio continuare confronto con il governo”
“Lo sciopero non è un tabù, ma in questa fase non è lo strumento giusto. Noi pensiamo che scioperare adesso sia sbagliato, perché si scaricano sacrifici economici sulle spalle dei lavoratori e si rischia di creare divisioni nei luoghi di lavoro”. Lo afferma la segretaria generale della Cisl Emilia Centrale Rosamaria Papaleo a proposito dello sciopero proclamato da Cgil e Uil contro la manovra economica presentata dal governo.
“Nemmeno noi diamo un giudizio del tutto positivo sulla bozza della legge di bilancio, però crediamo sia meglio discutere con il governo per cercare di migliorarla. Il 12 gennaio partirà il tavolo politico sulla salute e sicurezza, mentre il 19 gennaio cominceremo il confronto sulla riforma delle pensioni. Giudicheremo il governo dai risultati. Intanto apprezziamo che i due terzi della manovra consolidino i sostegni alle famiglie e imprese colpite dal caro bollette e dall’inflazione. È positivo, inoltre, aver rafforzato l’istituto del congedo parentale, che però va esteso ai padri e deve diventare strutturale”.
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