REGGIO EMILIA -I 25mila dei diritti, delle bandiere della pace e di quelle della Palestina, sorrette da bambini che pensano ai loro coetanei uccisi e feriti. Come tante città in tutta Italia anche Reggio ha risposto all’appello degli attivisti della Global Sumud Flotilla, dopo che l’esercito israeliano ha bloccato la missione umanitaria. Famiglie intere con i bambini, lavoratori che hanno aderito allo sciopero generale proclamato da Cgil e sindacati di base, studenti delle scuole superiori e universitari.
Il corteo è partito dal polo scolastico di via Makallè, ha percorso la circonvallazione e la via Emilia per arrivare all’obelisco in corso Garibaldi. Lì due cortei si sono divisi, gli studenti verso la stazione, la Cgil verso la prefettura.
Tranquilla la situazione in piazzale Marconi dove i ragazzi dell’università e delle scuole reggiane hanno continuato a sventolare bandiere e a gridare “Palestina libera”. In corso Garibaldi la Cgil ha parlato dell’adesione allo sciopero, che in alcune aziende della provincia ha raggiunto il 90%.
“Non si vedeva una manifestazione con 25mila persone da 35 anni, un corteo pacifico per i diritti e in solidarietà a un popolo martoriato, per dire no a un’economia di guerra”, le parole di Cristian Sesena, segretario della Camera del Lavoro di Reggio.
A chi dice che era un modo per fare il weekend lungo o che lo sciopero non era legale cosa risponde? “Lo sciopero è stato proclamato a norma di legge, per quanto riguarda il weekend lungo penso sia un’offesa alle lavoratrici e ai lavoratori, che hanno rinunciato a un giorno di paga per essere qui oggi”.
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In stazione studenti e centri sociali hanno manifestato la volontà di occupare i binari, ma davanti a loro si sono poste le forze dell’ordine che hanno chiuso temporaneamente l’hub, impedendo ogni accesso e sospendendo la circolazione dei treni in via cautelativa.
Non si sono registrati incidenti e nessuno ha cercato di “forzare” il blocco. Mentre sono partiti cori contro il ministro Salvini (“Teme la nostra marea”)
Le voci della manifestazione: “Qui con i nostri figli, esserci è una priorità”. VIDEO
Guarda la fotogallery del passaggio del corteo in via Makallè
(Corrado Bertozzi/Elite per Reggionline)
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