REGGIO EMILIA – Anche nella nostra provincia è stata alta l’adesione allo sciopero generale di 8 ore proclamato da Cgil e Uil per chiedere di cambiare la manovra di bilancio, aumentare salari e pensioni, finanziare sanità, istruzione, servizi pubblici e investire nelle politiche industriali.
Tra le aziende maggiormente rappresentative dei diversi settori produttivi si sono raggiunte altissime percentuali: il 100% delle lavoratrici e dei lavoratori ha incrociato le braccia in Dana e nel reparto macchine di Interpump; l’80% in Argo Tractors. Ma non solo nel metalmeccanico, ma anche nel tessile, nel comparto ceramico, nell’agroalimentare, nella logistica e nei servizi. L’adesione è stata, ad esempio, dell’80% in Cir Food, del 96% alla Manifattura San Maurizio, del 70% nel reparto produzione di Procter&Gamble e di Caseifici Granterre, del 60% in quello di Graniti Fiandre. Poi la scuola e il settore dell’istruzione: l’85% delle lavoratrici e di lavoratori dell’istituzioni Nidi e Scuole dell’Infanzia di Reggio ha aderito allo sciopero.
Migliaia i reggiani che hanno partecipato, a Bologna, alla manifestazione regionale aperta da Marcello Borghetti, segretario generale della Uil Emilia Romanga, e chiusa dal segretario generale della Cgil, Maurizio Landini.
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