REGGIO EMILIA – Il pericolo nucleare, l’antiscientismo, l’attenzione ai mutamenti climatici, tre dei cavalli di battaglia del Premio Nobel per la Fisica 2021, Giorgio Parisi, sono di grandissima attualità. Sarà davvero interessante ascoltare le sue parole nella lectio magistralis in programma martedì 19 novembre alle 20.30 al Teatro Valli.
Oltre a essere uno dei fisici più importanti al mondo, Giorgio Parisi si è sempre contraddistinto per la molteplicità degli interessi e dell’impegno: le battaglie contro il pericolo nucleare, contro l’antiscientismo, l’attenzione ai mutamenti climatici, l’impegno per una democrazia solidale, l’attenzione tutta particolare alle nuove generazioni e ai temi dell’educazione, in rapporto stretto e originale fra loro. Un rapporto che costituirà non a caso il tema della Lectio Magistralis “Scienza, democrazia, educazione” di Reggio Emilia.
Giorgio Parisi, premio Nobel per la fisica nel 2021, è il sesto fisico italiano a cui è stato conferito questo riconoscimento, “per la scoperta dell’interazione tra disordine e fluttuazioni nei sistemi fisici, dalla scala atomica a quella planetaria”.
Nato a Roma il 4 agosto 1948, fin da bambino manifesta interesse per i numeri. Lettore di divulgazione scientifica e di fantascienza, è attratto dal carattere avventuroso della ricerca. Nel 1970 si laurea in Fisica all’Università di Roma con Nicola Cabibbo con una tesi sul problema del bosone di Higgs. Dopo la laurea, entra ai Laboratori Nazionali di Frascati con una borsa di studio; in seguito, al CERN di Ginevra e, trascorso un anno alla Columbia University, nel 1981, a 33 anni, diventa professore di Fisica Teorica a Roma, prima nell’Università di Tor Vergata, poi dal 1992 alla Sapienza come docente di Teorie quantistiche, oltre ad essere ricercatore associato all’INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare).
Parisi è uno degli esponenti più brillanti della fisica teorica italiana contemporanea: muovendosi tra la teoria dei campi e la meccanica statistica, si è occupato anche di reti neuronali, spingendosi nel campo dei modelli biologici. Dal 1988 è membro dell’Accademia Nazionale dei Lincei (di cui è stato presidente e poi vicepresidente fino allo scorso anno), dell’Accademia dei Quaranta e dell’European Academy. Dal 1992 è membro della National Academy of Sciences americana, dal 1993 dell’Académie des Sciences francese, dal 2013 della American Philosophical Society. Nel 1992 gli è stata conferita la Medaglia Boltzmann (assegnata ogni tre anni dalla International Union of Pure and Applied Physics) per i suoi contributi alla teoria dei sistemi disordinati, la Medaglia Dirac per la fisica teorica nel 1999, e la Medaglia Max Planck nel 2011, dalla Deutsche Physikalische Gesellschaft.
L’incontro “Scienza, democrazia, educazione”, è stato promosso da Comune di Reggio Emilia e Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, è aperto alle scuole e alla cittadinanza su prenotazione a partire da oggi al link https://www.vivaticket.com/it/ticket/scienza-democrazia-educazione-giorgio-parisi/252679.
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