CASTELNOVO MONTI (Reggio Emilia) – E’ già stato ribattezzato il giallo dell’estate 2024: la morte del 25enne veneto Alex Marangon, trovato cadavere lungo il Piave, dopo avere partecipato a un rito sciamanico, in una abbazia in provincia di Treviso. Il giovane sarebbe stato picchiato selvaggiamente e poi gettato in acqua. Gli inquirenti sono al lavoro per fare luce sull’accaduto e risalire ai colpevoli, tra il clamore dei media.
Sta di fatto che la vicenda ha portato sotto i riflettori il mondo talvolta misterioso dei riti sciamanici. Lo sciamanesimo è un insieme di credenze e pratiche magico-rituali riscontrabili in varie culture e tradizioni, soprattutto nel Centro e Sud America.
Ebbene lo sciamanesimo abita anche nel Reggiano. Senza, per carità, volere assolutamente accostare quanto accaduto in Veneto a pratiche ed eventi organizzati altrove, tornano in mente una serie di appuntamenti ospitati nel nostro territorio: per diversi anni in estate sulla Pietra di Bismantova, a Castelnovo Monti, è stato organizzato il rito del “Cerchio sciamanico”. Su internet, per quanto riguarda ad esempio l’edizione 2022 tenutasi il 18 settembre, si può leggere: “I partecipanti saranno accompagnati da un Viaggio Sonoro per connettersi alla Madre Terra e all’energia luminosa della Pietra di Bismantova. Nel corso della cerimonia il battito dei tamburi consentirà di raggiungere uno stato meditativo dove ognuno potrà trarne forza e beneficio”. Un incontro promosso da “You are”, associazione di promozione sociale con sede in via Luigi Sani a Reggio.
Ma in città, in piazza San Zenone, risulta avere sede anche un’altra realtà che si occupa di sciamanesimo: si tratta del centro “Il cammino della libellula” che organizza diverse esperienze. Sulla pagina Facebook si trovano il “rituale maya di rinnovamento della luce” e la “celebrazione del solstizio d’inverno” avvenuti lo scorso dicembre, o più recentemente, a maggio, la “cerimonia delle guarigione sciamanica delle relazioni”.