REGGIO EMILIA – “E’ il mio riscatto dopo questi ultimi due anni di sofferenza”. Cinque mesi fa Veronica Martini era in sala operatoria per un intervento di amputazione della gamba destra, dopo due anni di infezioni recidive e tentativi falliti di salvare l’arto. Oggi è la campionessa italiana di spada paralimpica, dopo che ha conquistato la medaglia d’oro agli assoluti di Siena. Per lei è la terza, dopo quelle del 2021 e del 2022, ma è forse quella più importante che sancisce il ritorno della schermitrice rubierese ai massimi livelli in Italia.
Un nuovo inizio nel percorso verso un traguardo di quelli importanti: se il sogno di Parigi si è dovuto abbandonare, ora si pensa a Los Angeles. “Un trampolino di lancio, una ripresa del percorso che stavo facendo, sempre con l’obiettivo di arrivare alle qualifiche per le paralimpiadi”.
“Rubiera è orgogliosa di te”, ha scritto su Facebook il sindaco Emanuele Cavallaro. “Veronica è infinita, è tornata la leonessa che è sempre stata”, ha detto il maestro dell’Ama Koala Massimo Bertacchini che ha seguito la sua schermitrice a Siena. Ma per un atleta paralimpico a volte talento e determinazione non bastano. Per questo, continua sulla piattaforma GoFundMe la raccolta fondi per l’acquisto di una protesi, tanto costosa quanto tecnologicamente avanzata, che darebbe a Veronica più autonomia e stabilità. L’obiettivo è arrivare a 35mila euro. “Ho provato a fare un tentativo con una molto simile a quella che mi hanno consigliato… C’è tanta differenza rispetto a quella che mi ha passato in questo momento l’Ausl che è meccanica. Sono caduta spesso”.
Reggio Emilia Scherma paralimpica Veronica Martini









