
Beachy Head, Seven Sisters Country Park, East Sussex, 14 March 2017
REGGIO EMILIA – La foto di questa scogliera nel Sussex, in Inghilterra, ad opera di Simon Roberts è una delle immagini simbolo della 18esima edizione della rassegna. Rappresenta lo spettacolo della natura, ma anche un senso di vuoto e di vertigine che provocano inquietudine. ‘Visioni di una identità inquieta’ è proprio il tema cui fanno riferimento i progetti selezionati dalla direzione artistica del Festival.
Partendo da una riflessione sull’idea di Europa e sugli ideali che la costituiscono, le mostre di questa edizione di Fotografia Europea mettono in luce domande sulla condizione attuale del mondo multiculturale e globalizzato, un mondo in cui il ‘vecchio continente’ non esercita più quell’egemonia spirituale e materiale che per secoli le è stata riconosciuta, come spiega a Tg Reggio il direttore artistico della manifestazione Walter Guadagnini: “Fotografia Europea racconta le mille facce dell’Europa, un continente in costante mutamento, con i protagonisti della fotografia di oggi e di ieri”.
Fotografia Europea: il programma della prima sera di festa. VIDEO
Fotografia Europea sarà aperta fino all’11 giugno. Tante le mostre allestite principalmente tra i Chiostri di san Pietro, quelli di san Domenico, il palazzo dei Musei, palazzo da Mosto, la Biblioteca Panizzi, lo Spazio Gerra. Nel fine settimana inaugurale e nella giornata del 1 maggio i visitatori avranno l’opportunità di incontrare gli artisti, come sottolinea il direttore della Fondazione Palazzo Magnani Davide Zanichelli.
L’evento è promosso e prodotto da Fondazione Palazzo Magnani insieme al Comune di Reggio Emilia e con il contributo della Regione Emilia-Romagna.
Una selezione degli allestimenti ai Chiostri di San Pietro
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