REGGIO EMILIA – E’ tornato in libertà Carmine De Lucia, l’ex consigliere comunale di Reggio Emilia arrestato il 12 gennaio scorso nell’ambito di una inchiesta della procura antimafia di Napoli. Il tribunale del riesame ha accolto le richieste del suo avvocato e ha annullato l’ordinanza emessa nei suoi confronti. Oggi De Lucia ha incontrato la stampa insieme al legale Ernesto D’Andrea.
“Per il momento, è libero – ha detto l’avvocato – E sia detto che il tribunale del riesame di Napoli ha stabilito che questi reati De Lucia non li ha commessi”. Dopo 21 giorni trascorsi in carcere, a Reggio prima e a Bologna poi, in regime di massima sicurezza, De Lucia è dunque tornato in libertà. Il tribunale del riesame di Napoli ha annullato l’ordinanza emessa nei confronti del 55enne ex consigliere comunale in Sala del Tricolore, arrestato su richiesta dell’antimafia del capoluogo campano. L’ipotesi di reato è di corruzione con l’aggravante del metodo mafioso.
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Un’inchiesta che ruota attorno alla presunta compravendita di un modulo nel cimitero di Santa Maria a Vico, in provincia di Caserta. 16 loculi che De Lucia ha detto di aver acquistato regolarmente nel 2008 dall’azienda che aveva in appalto i lavori di ampliamento del camposanto, finiti sotto sequestro per anni per altri motivi e mai utilizzati. Secondo la procura, il 55enne avrebbe fatto parte di una associazione il cui obiettivo era rivendere i loculi a prezzi gonfiati per favorire il clan camorristico dei Massaro. “Questo è semplicemente un reato impossibile, perché i loculi sono in concessione, di proprietà del comune di Santa Maria a Vico e, pertanto, De Lucia non poteva mai trasferire la proprietà di tutto ciò. Ci sono passaggi notarili che richiedono certe formalità – ha ricordato D’Andrea – E’ stato provato che non esistono elementi tecnici di natura giuridica per sostenere questa accusa, non esiste una intercettazione che possa confermare che lui avesse o meno utilizzato il metodo mafioso: su questo c’è stato il pronunciamento del riesame”.
Carmine De Lucia resta al momento indagato in attesa di capire che decisione prenderà ora la procura.
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