REGGIO EMILIA – Lasciano sgomenti e attoniti le immagini che in questi giorni giungono dall’Afghanistan con i talebani che stano riconquistando grandi fette di territorio dopo l’uscita di scena delle truppe alleate.
Tg Reggio ha incontrato un cittadino afghano arrivato nella nostra città 6 anni fa, proprio dopo essere fuggito dagli estremisti islamici. Amin Jan aveva 17 anni quando i combattenti talebani bussarono alla porta di casa sua. Volevano arruolarlo per farne anche un potenziale kamikaze. Un anno prima gli avevano impedito di andare a scuola, perché tra gli insegnamenti c’era l’inglese. Ad aiutarlo nella fuga verso l’Europa è stato lo zio, che ha trovato i soldi per i trafficanti di migranti.
Amin, che è di etnia Pashtun, la più diffusa in Afghanistan, abitava sulle montagne a 11 chilometri da Kabul, la capitale che in pochi giorni è caduta. Difficile trovare una spiegazione alla rapidità con cui si sono mossi gli estremisti in tutto il Paese. I talebani hanno promesso un’amnistia per le persone che hanno collaborato con eserciti e organizzazione straniere.
Amin oggi ha 24 anni e da 3 lavora a Correggio come operaio metalmeccanico. Dal 2019 la sua famiglia ha trovato rifugio in Pakistan, dove vive anche la moglie.
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