SCANDIANO (Reggio Emilia) – Una maggiore solerzia nel recepire un bisogno e nel provvedere a soddisfarlo tramite l’adeguato strumento. Questo tipo di approccio contribuisce a spiegare il numero dei senza fissa dimora sul territorio di Scandiano. Ne risultavano 73 alla fine del 2021: quasi il 50% in più rispetto a quelli registrati del comune di Modena, che ha una popolazione sette volte più grande. Così emerge dall’ultimo censimento dell’Istat.
Chi ottiene la residenza virtuale a Scandiano viene registrato come abitante in via della Casa Comunale. Finora, una decina di persone che ne hanno fatto domanda appartiene alla categoria dei senza tetto. “L’esempio di un camionista che vive nell’abitacolo del mezzo perché non ha più una casa – le parole di Nicoletta Spadoni, responsabile del Polo Sociale di Scandiano – qualcuno che vive in auto, ma anche in case che non possiamo definire case. Qualcuno è ospite in un garage. Una situazione di estrema precarietà esistenziale riguarda tutti loro. O hanno avuto sfratti e quindi magari vivono in situazioni di emergenza o in coabitazioni che abbiamo reperito noi del servizio sociale, oppure sono ospiti ma molto temporaneamente, a volte da un amica, a volte da un altro”.
Senza l’assegnazione di una via fittizia, non è possibile ottenere l’accesso all’assistenza medica e ricevere documenti come appunto la tessera sanitaria oppure la carta d’identità. “Viene creato un servizio anche di fermo posta. Inoltre, vengono messe a disposizione delle postazioni internet, per consultare la posta elettronica e per attivare lo Spid”, ha concluso la Spadoni.
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