SCANDIANO (Reggio Emilia) – Palloncini liberati in cielo e un lungo commosso applauso hanno accompagnato il ricordo di Giulia Zanardi, al termine di un momento di raccoglimento cominciato con l’arrivo del feretro nell’area antistante il cimitero di Scandiano. Qui in tanti hanno voluto in primo luogo esprimere la propria vicinanza alla mamma della giovane e al figlio, di soli 7 anni.
Un silenzio surreale ha accolto la salma giunta dal Maggiore di Parma dove nella serata di martedì primo ottobre, dopo tre giorni di agonia, il cuore della 32enne ha cessato di battere.

Giulia era molto conosciuta a Scandiano dove aveva studiato e dove aveva lavorato come parrucchiera presso più studi.
Attorniati da rose bianche, diverse lettere con messaggi consegnati dagli amici, le cui firme compaiono in un cartellone con la scritta ‘Per sempre nel nostro cuore’. Accanto il ritratto in cui spiccano il sorriso e gli occhi da orientale della ragazza.
Parole di vicinanza sono state espresse dal diacono Vittorio Lucchi che, nel giorno di San Francesco, citando il grande messaggero di pace, ha unito in preghiera i presenti.
Sei giorni fa, a meno di un chilometro di distanza dal luogo delle esequie, il drammatico incidente, avvenuto alle 22, quando la moto sulla quale Giulia viaggiava da passeggera ha tirato dritto all’altezza della rotatoria sulla ex statale, in corrispondenza con viale Mazzini, finendo sull’aiola e colpendo, tra le altre cose, un palo della luce. Sul colpo è morto Alessandro Bortoletti che era alla guida.
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