SCANDIANO (Reggio Emilia) – Dai “Due pugni guantati di nero” di Tommy Smith e John Carlos ai calciatori in ginocchio prima dell’inizio delle partite di Euro2020 c’è un filo rosso che tiene insieme oltre cinquant’anni di storia contemporanea. C’è lo sport che si fa voce per chi voce non ha, ci sono gli sportivi – afroamericani ma non solo – pronti a giocare la partita dei diritti. Nei giorni delle polemiche sulla nazionale azzurra mezza in ginocchio e mezza in piedi prima del match col Galles e delle luci arcobaleno dell’Allianz Arena di Monaco di Baviera spente dalla UEFA per Germania – Ungheria, lo sport torna al centro del dibattito politico. Esattamente come accadde in quell’ottobre del 1968 alle Olimpiadi di Città del Messico. Ecco perché i “Due pugni guantati di nero” raccontati a Scandiano da Federico Buffa restano straordinariamente attuali. I pugni di Smith e Carlos come il ginocchio a terra del quarterback dei San Francisco 49ers Colin Kapernick e dei calciatori impegnati nella battaglia contro il razzismo. Gesti silenziosi e rumorosi assieme. Oggi, a quasi 53 anni di distanza da quel gesto che resta probabilmente la singola immagine più potente e influente della storia dello sport, Tommy Smith e John Carlos continuano a fare i conti con le conseguenze di quella scelta: due destini che si uniscono, stretti in un istante solo.
Federico Buffa monologo storyteller Due pugni guantati di nero Olimpiadi Città del MessicoA Scandiano Federico Buffa ha presentato “Due pugni guantati di nero”. VIDEO
23 giugno 2021Lo storyteller dello sport, dinanzi ad un attento pubblico, ha raccontato il clamoroso gesto di protesta di Tommy Smith e John Carlos sul podio delle Olimpiadi di Città del Messico 1968











