SCANDIANO (Reggio Emilia) – E’ il monumento simbolo di Scandiano. Nato come fortezza, diventato nel corso della storia dimora signorile, la Rocca dei Boiardo sta ora vivendo un’ulteriore metamorfosi. Serve a trasformarla in un luogo della cultura, fruibile a tutti, il progetto di riqualificazione in corso, del valore dei tre milioni di euro. Sono coinvolti tutti i piani dell’edificio, ora collegati da una scala in metallo. A breve lo saranno anche da un ascensore.
Il piano nobile sarà quello che per primo riaprirà le proprie porte al pubblico. Salvo imprevisti accadrà entro il 2026, quando sarà pronto il museo allestito nelle sue sale. Le decorazioni del ‘500 riportate alla luce in questi mesi si aggiungono così agli affreschi restaurati nei primi anni 2000, ascrivibili a Nicolò dell’Abate. Le opere del pittore emiliano, nel 1772, per ordine dei Francesco III d’Este furono strappate dalle pareti della rocca. Ospitate presso la Galleria Estense di Modena, torneranno nella loro sede originaria.
Nel giardino, invece, potrebbe un domani trovare posto la statua di Mattia Boiardo che oggi si trova a Reggio, al parco del Popolo.
In spazi recuperati attigui al bastione verrà ricavata la caffetteria del museo, mentre la biglietteria sarà al piano terra. Scendendo si potrà accedere alle segrete, un tempo usate sia come deposito che come prigioni. I graffiti lasciati dagli internati sulle pareti rappresentano un altro elemento che sarà conservato e valorizzato.