SCANDIANO (Reggio Emilia) – Una casa contro le povertà. Nascerà a Scandiano in un fabbricato a fianco della palazzina Lodesani, l’ex scuola elementare che già da tempo ospita alcune attività dei Servizi sociali. I lavori di ristrutturazione sono iniziati, a giugno una squadra di educatori comincerà il percorso, entro la fine dell’anno è prevista l’inaugurazione.
Il Centro servizi sarà di aiuto alla popolazione in difficoltà di tutta l’Unione Tresinaro Secchia, zona un tempo particolarmente florida e nella quale invece, negli ultimi anni, i numeri delle fragilità sono aumentati. Anzi, raddoppiati. I casi di adulti in carico al Servizio sociale unificato sono passati da 500 a più di mille; a questi vanno aggiunte le 800 famiglie con minori e anziani seguite, circa 150 persone senza fissa dimora e più di 400 destinatarie di aiuti alimentari.
“E’ un fenomeno complesso, con inevitabili complicazioni sanitarie, che tende a cronicizzarsi e a non risolversi spontaneamente – dice il sindaco di Viano, e attuale presidente dell’Unione, Fabrizio Corti – Per questo serve una risposta qualificata e responsabile. Realizzeremo il centro con un finanziamento di 680mila euro da fondi Pnrr, garantendo a tutte queste persone in difficoltà servizi essenziali come pasti, docce, posti letto e screening sanitario, ma anche consulenze psicologiche e legali, attività di formazione digitale e professionale grazie a una ricco team di educatori”.
La convenzione con l’Unione Tresinaro Secchia è stata sottoscritta da un’associazione temporanea di scopo composta dal Comitato di Scandiano della Croce Rossa, dalla Caritas, dal Consorzio Oscar Romero, dall’Ordine francescano secolare, dall’associazione Coraggio Insieme si Può e dalle cooperative sociali Nefesh, San Giovanni Bosco e Pangea. Al progetto partecipa anche l’Ausl in virtù di un accordo interistituzionale che pone le basi per una effettiva integrazione socio sanitaria.
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