SCANDIANO (Reggio Emilia) – Un pensionato di una settantina d’anni è a processo con la pesante accusa di violenza sessuale, aggravata dal fatto che la vittima, la nipotina, non aveva nemmeno compiuto 6 anni. Lo riporta l’edizione odierna de Il Resto del Carlino.
Stando a quanto sostenuto dall’accusa, rappresentata dal sostituto procuratore Maria Rita Pantani, l’uomo approfittando dell’assenza o dei momenti di distrazione dei genitori, si sarebbe più volte chiuso in camera con lei, l’avrebbe baciata sulle labbra e palpeggiata nelle parti intime, dicendole “tu sei la mia ragazza”. Gli episodi si sarebbero susseguiti fino al gennaio 2017.
Ieri, davanti alla corta presieduta da Giovanni Ghini – a latere Donatella Bove e Silvia Semprini – l’imputato, difeso dall’avvocato Gianni Zambelli, si è proclamato del tutto innocente ma è comunque stato condannato in primo grado a cinque anni e mezzo (a fronte di una richiesta di 7), con 20mila euro di risarcimento danni alle parti civili, tra cui i genitori della bimba, e il pagamento delle spese processuali.
La vittima aveva riferito dei presunti abusi alla madre, che a sua volta ne aveva parlato alla pediatra e, successivamente, aveva sporto denuncia. Dopo la condanna, la difesa sta valutando se fare o meno appello.













