REGGIO EMILIA – Dal prossimo febbraio il Comune rischia di rimanere senza molti dirigenti, con possibili contraccolpi sul funzionamento della macchina amministrativa. E’ quanto emerge dalla lettura combinata dei bandi pubblicati dall’ente per la selezione dei dirigenti e di una nota indirizzata al sindaco dai sindacati della Funzione pubblica.
Con la riorganizzazione dell’ente, le posizioni dirigenziali passeranno da 36 a 31. Molte di queste sono ricoperte ad interim, cioè da dirigenti che hanno assunto più incarichi: attualmente sono 18. I dirigenti assunti a tempo indeterminato sono 4, mentre per le restanti posizioni il Comune ricorre a incarichi a tempo determinato, che possono durare 3 anni ed essere poi prorogati fino al termine del mandato del sindaco. Questi ultimi incarichi sono scaduti il 31 dicembre 2019 e sono stati prorogati al 31 gennaio 2020, in attesa di svolgere le selezioni necessarie per l’individuazione dei nuovi dirigenti.
Il Comune ha emesso otto bandi con scadenza 3 gennaio e altri sei con scadenza 30 gennaio. Dall’1 febbraio, dunque, non saranno coperti importanti ruoli dirigenziali previsti in questa seconda tranche, come ad esempio quello ai servizi sociali o al settore Appalti e Contratti. Non è certo, poi, che si riescano a completare le procedure dei primi otto bandi prima del 31 gennaio. I candidati ammessi alle selezioni non sono ancora stati convocati e per legge hanno diritto ad almeno 5 giorni di preavviso.
Servirà, insomma, una burocrazia molto rapida. In caso contrario, l’1 febbraio il Comune si troverebbe con solo quattro dirigenti in carica più il direttore generale Battini, nominato il 28 ottobre scorso. Una situazione che preoccupa i sindacati, che domandano se “non si poteva programmare con anticipo questa riorganizzazione senza dover aspettare la fine di novembre”.
Paolo Borciani
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