SANT’ILARIO D’ENZA (Reggio Emilia) – C’era il corpo di un uomo senza vita, in posizione prona. Un uomo con indosso una maglia, i jeans, un paio di scarpe, la cui età deve essere determinata con esattezza date le condizioni in cui è stato trovato. Il rinvenimento è avvenuto attorno alle 11 a Sant’Ilario. La zona in questione è quella della stazione, tra via Gramsci e via Marconi. Il rinvenimento è stato fatto nell’edificio ex Fabbrica Europa.
L’area, ora sotto sequestro, è della famiglia proprietaria dell’edificio. Un tempo, fino agli anni ’80, al suo interno si producevano conserve. Accanto è in corso, da marzo, il cantiere per la realizzazione del nuovo istituto D’Arzo, su terreno diventato, per questo motivo, di proprietà della Provincia.
Negli ultimi tempi l’ex fabbrica è diventata ricovero improvvisato per senza fissa dimora o per persone con problemi di tossicodipendenza. Per questo, per chiudere, per l’ennesima volta, gli accessi, un tecnico incaricato dalla famiglia proprietaria dell’edificio è andato sul posto in mattinata con un collega. Il suo è un racconto da brividi: in una stanza del piano interrato dell’edificio si è imbattuto nell’uomo. Ha urlato, pensando che la persona dormisse, ma in pochi secondi gli è stato chiaro che si trattava di un cadavere.
Sulla vicenda c’è per ora completo riserbo da parte della procura. Il corpo forse si trovava lì da parecchio tempo, anche se lo stesso tecnico che ha fatto il rinvenimento racconta a TgReggio di essere andato sul posto una decina di giorni fa sempre per un sopralluogo e di non essersi accorto di nulla.













