GUASTALLA (Reggio Emilia) – Dopo quanto accaduto nella notte tra domenica e lunedì al pronto soccorso dell’ospedale di Guastalla, quando un 30enne aveva dato in escandescenze provocando danni per 80mila euro e scagliandosi contro il personale di turno, l’assessore regionale Raffaele Donini ha assicurato che nelle strutture sanitarie verrà rafforzata la sicurezza.
Secondo il sindacato Cisl, tuttavia, il servizio di vigilanza non è una misura sufficiente: “Bene la vigilanza, ma chiediamo anche che ci sia un collegamento con le centrali operative delle forze dell’ordine attraverso un pulsante. Chiediamo, inoltre, che vengano coinvolte associazioni di volontariato per il discorso dell’accoglienza e che si lavori sulla comunicazione e sulla sensibilizzazione dei cittadini”, dice Gennaro Ferrara, responsabile sanità della Cisl Emilia Centrale.
La Cisl riferisce di come i medici e gli infermieri che quella notte a Guastalla si sono trovati a fronteggiare la furia del 30enne poi arrestato dai carabinieri siano rimasti sotto choc, trovando difficoltà nel riprendere il lavoro: “Sono stati messi in campo supporti psicologici”, fa sapere Ferrara. I sindacati, sulla questione sicurezza nelle strutture sanitarie hanno chiesto all’Ausl l’apertura di un tavolo di confronto.
Intanto, le accuse di cui dovrà rispondere di fronte ai giudici il pakistano 30enne che ha devastato il pronto soccorso sono resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato.
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