SUZZARA (Mantova) – Arrivano a Suzzara da Guastalla, Novellara, Brescello e dal altri paesi della Bassa, i reggiani che superano il confine regionale e si appoggiano all’ospedale Montecchi.
“L’ospedale di Suzzara è per acuti, ha un dipartimento medico di medicina generale e una di riabilitazione specialistica, e un dipartimento chirurgico”, spiega Anna Nicchi, Cfo di Mantova Salus.
L’ospedale suzzarese ha inoltre un pronto soccorso aperto 24 ore su 24 e da quasi un anno è entrato a far parte di Mantova Salus che si occupa di case di cliniche e case di riposo. Recentemente si è dotato di un nuovo strumento: una tac di ultimissima generazione: “Prima era presente una tac da 16 slices, ne abbiamo inserita una da 128 slices molto più performante”.
Un altro grande vantaggio dato dalla nuova tac sta nella minore quantità di radiazioni. Tra poche settimane l’ospedale si doterà di un nuovo ulteriore strumento: “Entro maggio installeremo una nuova risonanza magnetica. Si tratta di un grosso investimento”.
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