REGGIO EMILIA – “Qui l’84% delle persone che sono in prelista sono state richiamate per una prima visita: è un dato importante. E’ chiaro che vogliamo arrivare al 100%. E vogliamo che anche negli altri territori si arrivi al livello di performance importante che sta caratterizzando l’Ausl di Reggio Emilia”.
In occasione dell’evento dedicato al Mire, l’ospedale Materno Infantile che sta sorgendo nell’area del Santa Maria Nuova, l’assessore regionale alla Sanità, Massimo Fabi, ha parlato di quello delle preliste come un modello da esportare per far fronte al problema delle lunghe attese. “A Reggio Emilia si sta facendo un lavoro straordinario: chi si presenta al Cup, fa una prenotazione e supera il tempo di attesa previsto dagli standard ministeriali e regionali, viene preso in carico e dovrebbe essere richiamato con una tempistica definita dalle norme nazionali”.
Uno strumento efficace in alcuni settori. In altri, come ad esempio l’oculistica, le criticità restano. La strada da percorrere, per l’assessore Fabi, è quella dell’appropriatezza: “Occorre che, quando si accede alla specialistica ambulatoriale, la prescrizione sia efficace e sicuramente necessaria in quel momento secondo requisiti e criteri di qualità. E’ una azione che non riguarda solo il medico di medicina generale, che fa la prescrizione, ma soprattutto la presa in carico per i controlli dopo la prima visita. E’ un diritto esigibile del cittadino ed è il grande patto che faremo con gli specialisti, non solo ambulatoriali ma anche ospedalieri, che è l’altra faccia della luna di questo grande complesso integrato tra ospedale e territorio”.
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