REGGIO EMILIA – L’effetto Cau continua; dall’apertura dei Centri di Assistenza alle Urgenze di Reggio e Correggio, alla fine dello scorso anno, nei pronto soccorso si sono ridotti del 25% gli accessi di persone con codici di minore gravità, quelle che subiscono maggiormente i lunghi tempi di attesa. I Cau, ricordiamo, sono strutture previste dalla riorganizzazione decisa dalla Regione Emilia Romagna per far fronte alla carenza drammatica di medici nei reparti dell’emergenza urgenza. I prossimi ad aprire saranno quelli di Montecchio e Scandiano.
In città, si sono rivolte al Cau in via Brigata Reggio quasi 23 mila persone. Il 92% sono state prese in carico, visitate e poi rimandate a casa o dal proprio medico di medicina generale. Il 4% delle persone è stata mandata al Pronto Soccorso, ed eventualmente ricoverata. Il restante 4% è stato inviato direttamente alla visita specialistica attraverso il percorso preferenziale attivato in alcuni ambiti, dalla dermatologia all’oculistica, all’ortopedia. A Correggio, i pazienti finora sono stati 8mila e le percentuali sono simili a quelle di Reggio. Una situazione che ha portato ad una riduzione, rispetto allo scorso anno, del 25% nei Pronto Soccorso degli accessi dei codici bianchi e verdi: persone che hanno problemi urgenti ma non gravi e che solitamente affollavano le sale d’attesa. Infine il dato relativo all’età degli utenti: la stragrande maggioranza delle persone che si rivolgono ai Cau, circa il 70% ha tra i 18 e i 64 anni.
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