REGGIO EMILIA – Per il Ctr, il Centro di terapia riabilitativa di via Fratelli Cervi, sono ore convulse e per certi aspetti drammatiche. Il poliambulatorio si dibatte in una crisi che viene da lontano, ma i cui effetti si manifestarono nel giugno dell’anno scorso, quando il nuovo amministratore unico della società, Umberto Canovese, presentò istanza al Tribunale per l’accesso alla procedura di composizione negoziata della crisi. Dopo una lunga opera di risanamento e una complessa trattativa su più fronti con i creditori, il peggio sembrava passato con la formalizzazione di un’offerta d’acquisto da parte del gruppo Garofalo Health Care di Roma: 2,5 milioni di euro per acquisire il controllo del Ctr e rimborsare in parte i creditori, che vantano crediti per circa 6 milioni.
Ma quando il salvataggio era a portata di mano, è arrivata la doccia fredda: il piano di risanamento è stato bocciato dal comitato dei creditori. Decisivo in realtà è stato il no dell’Agenzia delle Entrate, il cui via libera era cruciale per raggiungere la percentuale di adesione necessaria per l’omologa del piano. Per l’Agenzia delle Entrate, solo la liquidazione giudiziale consentirebbe di agire contro i precedenti amministratori, giudicati responsabili del dissesto. Sta di fatto che la bocciatura del piano ha determinato il ritiro dell’offerta di acquisto del gruppo Garofalo.
A poche ore dalla scadenza delle misure protettive del patrimonio concesse a suo tempo dal Tribunale, il Ctr è dunque sull’orlo del precipizio. Il poliambulatorio è convenzionato con l’Ausl. Ad esso si rivolgono migliaia e migliaia di reggiani per visite ed esami diagnostici. La convenzione ha garantito in questa fase entrate per circa 300mila euro al mese, ma ora l’azienda sanitaria è in attesa di conoscere gli sviluppi della crisi. Gli amministratori del Ctr e i professionisti che assistono la società, però, non hanno ancora gettato la spugna. Attraverso 3CSalute, il poliambulatorio privato con sede in Largo Gerra, stanno trattando con il gruppo Solidarmedica di Padova. La strada che si sta esplorando è quella dell’affitto di ramo d’azienda. Ma il tempo stringe e le prossime ore sono decisive.
Due milioni di euro per comprare e rilanciare il Ctr: c’è una offerta. VIDEO
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