SAN POLO (Reggio Emilia) – L’appuntamento è ormai una consuetudine e si ripete più volte nell’arco della primavera e dell’estate, fino agli inizi dell’autunno. Ogni volta, la liberazione degli uccelli presi in cura all’interno della struttura del Rifugio Matildico è un’attrazione che richiama un pubblico trasversale dal punto di vista delle generazioni.
Nei cieli delle colline di San Polo d’Enza hanno spiccato il volo, lasciandosi alle spalle mesi vissuti in cattività, motivati dalle cure veterinarie di cui necessitavano, gufi, civette, allocchi ma anche sparvieri, assioli, gheppi ed esemplari di barbagianni, falco cuculo e falco lodolaio.
Alla fine del 2023 saranno circa 5mila gli animali presi in carico dal centro reggiano di recupero fauna selvatica. Grossomodo 300 i rapaci che sono stati restituiti al loro habitat negli ultimi mesi, nel corso di più eventi che hanno visto tanti bambini e adulti provare l’emozione di tenerli tra le mani, con gli appositi guanti.
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