SAN POLO D’ENZA (Reggio Emilia) – Amici, colleghi e parenti distribuiti davanti al sagrato e lungo la strada. Non c’è stato spazio per tutti nella chiesa di Barcaccia, la frazione di San Polo d’Enza dove abitava Manuele Cilloni. In tanti hanno voluto essere vicini al dolore dei suoi famigliari. Nelle fotografie raccolte su un cartellone, momenti felici passati in compagnia, in occasione di scampagnate, concerti o tavolate a base soprattutto di tortelli, che erano la sua specialità. Era infatti cuoco di professione “Cillo”, il soprannome con cui era chiamato. La sua spontaneità, la disponibilità e la grande voglia di fare festa sono tra le doti maggiormente ricordate tra chi lo conosceva.
“Era un ragazzo brillante, quando lo chiamavamo per qualunque necessità non si tirava mai indietro. Diceva che era la sua seconda casa”. A parlare è Giuseppe Borghi è il titolare del ristorante di Montebaducco, tra i cui fornelli era cresciuto Manuele, che si era diplomato all’alberghiero diventando successivamente cuoco per Cirfood. Il fine settimana continuava però a lavorare per il locale sulle colline matildiche.
Il fatale incidente si è verificato venerdì scorso verso le 15, sulla circonvallazione di Quattro Castella. Manuele aveva trent’anni. Lascia la mamma Loretta, il papà Wulmer e due fratelli. A ricordarlo sono anche i suoi coetanei del basket, una delle sue passioni: aveva militato nell’Amatori Bibbiano e nella Sampolese.
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