SAN POLO (Reggio Emilia) – Dopo aver caricato la vittima in auto e averla condotta in un luogo isolato, l’aveva colpita violentemente con una mazza al grido di “sei fottuto… ti uccido”.
Con il 41enne riuscito a scappare in un modo o nell’altro, il suo carnefice non si era placato ma, anzi, aveva assoldato una persona alla quale aveva detto: “Se me lo porti qua, ti do mezzo chilo (di droga, ndr) subito… deve morire”. Soccorso da un passante, la vittima era stata condotta da quest’ultimo in caserma dove aveva raccontato tutto ai carabinieri.
Per questi gravi fatti, risalenti allo scorso giugno, i militari giunsero all’identificazione e alla denuncia di un 27enne sassolese residente a Cadelbosco Sopra, chiamato a rispondere di tentato omicidio e detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. Il sostituto procuratore Maria Rita Pantani, titolare delle indagini, aveva chiesto al gip un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, ottenendo però solo l’obbligo di dimora. Dopo il ricorso in appello, il Riesame ha emesso a carico del giovane l’applicazione della custodia cautelare in carcere, eseguita oggi dai carabinieri. L’uomo, peraltro, si trova già in carcere dove è detenuto per un’altra causa.
Il tentativo di omicidio, secondo la ricostruzione degli inquirenti, era maturato nell’ambito della lotta per la gestione del traffico di stupefacenti. Il 41enne aveva deciso di lasciare l’attività che svolgeva per conto del 27enne che, ritenendo invece che l’uomo volesse mettersi in proprio, aveva cercato di ucciderlo.