REGGIO EMILIA – Il nome e l’età, uno dopo l’altro, 12mila volte. I pochi passanti lungo via Emilia San Pietro sorpresi, ma obbligati a chiedersi cosa stesse accadendo. L’altoparlante collocato sul sagrato della Chiesa di San Pietro per tutta la giornata di oggi ha diffuso i nomi che venivano letti in quel momento all’interno dai fedeli delle giovani vittime del conflitto in corso a Gaza. Vittime palestinesi, vittime israeliane, comunque innocenti. Don Alessandro Ravazzini ha seguito l’esempio del Cardinale Zuppi, che giovedì a Monte Sole aveva fatto lo stesso e l’invito dell’Arcivescovo di Reggio e Guastalla, a dedicare la solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria all’impegno per la pace.
Monsignor Giacomo Morandi lo ha fatto scrivendo una lettera ai fedeli della diocesi: ‘In questi tempi contrassegnati da drammatici scenari, che vedono le atroci e insopportabili sofferenze delle vittime più innocenti in ogni angolo della terra – scrive l’Arcivescovo – Il cuore degli uomini possa convertirsi e abbandonare progetti di guerra, di distruzione e di morte’. Concetti ripresi da Don Lorenzo Zamboni nel corso della tradizionale solenne processione, animata dalla banda parrocchiale, che ha concluso la Sagra dell’Assunta a Villa Sesso.
“E’ bello che ogni anno, come comunità, anche numerosi, ci troviamo per solennizzare e onorare Maria – ha detto Don Lorenzo Zamboni, parroco di Villa Sesso – Quest’anno è l’ideale compimento della nostra sagra, che dura una settimana, cominciata con la notte delle stelle. Questa notte noi guardiamo il cielo non solo per guardare le stelle, come a San Lorenzo, ma perché in cielo c’è Maria che ti fa vedere la potenza e la pienezza della grazia del Signore. Chi si affida a Lui riesce a fare un cammino. In questo momento abbiamo bisogno di rinsaldare la nostra speranza, per continuare ad avere fiducia nella vita, nella speranza e nel bene”.
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