NOVELLARA (Reggio Emilia) – Motorini da lavatrice, tappi di sughero, catene da bicicletta, ruote dentate di giocattoli ormai desueti : nella frazione di San Giovanni il mastro presepiaio Gabriele Fornaciari non butta nulla. Anzi, ricicla tutto e con straordinaria perizia ogni anno regala composizioni straordinarie.
Il presepio 2019-2020 è un esempio di inventiva. Col martello e fil di ferro, è solito dire Fornaciari, si riesce a far tutto. In realtà, occorrono straordinarie abilità per far sì che una ruota contenga sette scene evangeliche, ognuna delle quali piena di particolari luccicanti e curiosi; rispetti tempi e coincidenze e proponga al fruitore un quadro completo di ciò che San Luca e San Matteo hanno scritto.
La particolarità dei presepi di Fornaciari è che le sue scene sono sempre in movimento, perché il racconto evangelico – dice l’autore – è un annuncio di persone che si muovono: i pastori chiamati dagli angeli, i magi da una stella, Giuseppe da un sogno, la famiglia di Nazareth da un censimento. Tutti si spostano per accorrere alla mangiatoia di Betlemme.
Fornaciari non è noto solamente per i presepi. Tutto è affidato alla meccanica, nulla di elettronico né digitale. E’ un presepio quello di quest’anno di San Giovanni che si aggiunge agli altri 40 che Fornaciari ha costruito negli anni, sempre con ingranaggi di recupero. Da ormai 10 anni, inoltre, realizza un diorama pasquale che nei giorni in cui la Chiesa celebra Gesù Risorto ripercorre le scene della Passione, della Crocefissione e della resurrezione perché il Natale è importante – dice Fornaciari – ma la Pasqua ancora di più.
Reggio Emilia Novellara presepe san giovanni Gabriele Fornaciari