REGGIO EMILIA – Ieri sera un giovane referente della comunità pakistana della Bassa è stato ospite degli studi del Graffio a due giorni dai funerali di Saman Abbas.
Alla domanda principale che il territorio si fa tra i tanti interrogativi ancora aperti sul caso, e cioè cosa è fondamentale succeda dopo tutto quello che è accaduto, Hasnain Abbas Bhatti risponde così: “In famiglia ho visto mia madre e mia sorella parlare con me e mio padre di argomenti mai trattati prima. E’ iniziato un percorso, servono più mediatori culturali”.
Il giovane referente della comunità pakistana della Bassa e anche di Carpi è stato ospite del Graffio a due giorni dai funerali della 18enne, data simbolica che da una parte chiude il cerchio e dall’altra è un inizio. Una cosa è certa: le donne contano all’interno della comunità, dice Hasnain. Anche in maniera del tutto negativa. “Se il volere della madre di Saman non avesse contato, la figlia non avrebbe fatto quella fine”.
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