REGGIO EMILIA – “Come sapete, ha chiesto lui di essere interrogato. Ha risposto a tutte le domande che gli sono state poste durante queste lunghe ore, chiarendo la sua posizione”.
Parole centellinate, ma eloquenti sono i segni di affaticamento sui volti degli avvocati Noris Bucchi e del collega Luigi Scarcella. Il cancello del carcere si chiude alle loro spalle di notte, quando mancano venti minuti all’una. Ad aspettarli ci sono tanti giornalisti che dal pomeriggio si sono letteralmente accampati, alcuni con le loro troupe, per carpire gli ultimi sviluppi della drammatica vicenda di Saman Abbas, uccisa per il suo “no” alle nozze combinate e per la sua voglia di essere padrona della sua vita.
I due legali difendono Ijaz Ikram, il cugino della 18enne pakistana finito nelle mani della giustizia a partire dal 21 maggio, da quando cioè fu bloccato in Francia mentre era a bordo di un bus diretto a Barcellona. Il colloquio dell’indagato, l’unico finora arrestato tra i cinque famigliari ricercati, era cominciato intorno alle 15.30 davanti alla pm Laura Galli e ai carabinieri del nucleo investigativo.
“Non possiamo dire il merito della vicenda, non possiamo aggiungere nulla, ma ha risposto a tutte le domande”. Non si sono dunque limitati ad ascoltare gli inquirenti, che già 23 giorni fa avevano raccolto qualche dichiarazione spontanea del 28enne in sede di interrogatorio di garanzia. Al netto del tempo speso per la traduzione, si è trattato comunque di un interrogatorio “fiume” con numerosi quesiti riguardanti circostanze quali la presenza del bracciante nelle immagini della videosorveglianza registrate la sera del 29 aprile.
Scene che mostrano, in un orario insolito, lo zio e i due cugini di Saman armeggiare con pale e altri attrezzi. E poi l’altra circostanza che emerge sempre da istanti catturati dall’occhio elettronico nella notte tra il 30 aprile e l’1 maggio, momento che corrisponde all’ultimo avvistamento da viva della vittima il cui corpo non si trova ancora. Un altro aspetto, quest’ultimo, quasi con certezza finito al centro di chiarimenti. Tutto quanto raccontato da Ikram è ora al vaglio di riscontri.
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