Saman, giovedì arriverà a Reggio Emilia lo zio Danish. VIDEO

NOVELLARA (Reggio Emilia) – C’è finalmente una data ed è il 20 gennaio. Giovedì Danish Hasnain, accusato di aver ucciso la nipote Saman Abbas, toccherà suolo italiano. Si è conclusa in queste ore la definizione della procedura di estradizione e le autorità parigine hanno fatto sapere le modalità: quel giorno, in tarda mattinata, il 34enne accusato di omicidio, lesioni e occultamento di cadavere, cadavere che ancora non è stato trovato, decollerà con un volo di linea dal Charles de Gaulle, per arrivare nel primo pomeriggio al Marconi.
A Parigi verrà preso in consegna da personale del servizio di cooperazione internazionale della polizia criminale del ministero dell’Interno, a Bologna verrà consegnato ai militari del Nucleo investigativo di Reggio. E’ stato dunque designato lo scalo emiliano: l’alternativa era che Danish Hasnain arrivasse a Roma, con i tempi che si sarebbero allungati ulteriormente, nel senso che in quel caso il 34enne sarebbe stato condotto a Regina Coeli.
Atterrando a Bologna, invece, lo zio di Saman Abbas verrà immediatamente portato nel carcere di Reggio e saranno quindi gli inquirenti reggiani, coloro i quali da metà maggio indagano sulla scomparsa, per presunto assassinio, della 18enne pakistana di Novellara, a sottoporlo a interrogatorio di garanzia entro le successive 48 ore. Ecco, a quel punto si saprà se questo arrivo tanto atteso sarà davvero utile alle indagini.
Danish parlerà con gli investigatori? E nel caso, cosa dirà? Finora davanti ai magistrati parigini, nelle tre udienze durante le quali si è opposto all’estradizione, ha detto non solo di essere estraneo alla vicenda ma anche che Saman non è stata uccisa. Sta di fatto però che, come gli altri quattro indagati per il delitto, tre dei quali tutt’ora latitanti, nelle ore immediatamente successive alla scomparsa della 18enne Danish Hasnain si è allontanato da Novellara senza più dare notizie di sè. Formalmente ricercato da inizio giugno sulla base di un mandato di cattura europeo, era stato rintracciato a Nord di Parigi dove viveva sotto una falsa identità. Fino alla fine aveva tentato di far credere alla polizia francese di non essere lui quello che stavano cercando.