NOVELLARA (Reggio Emilia) – Il centro del paese pieno. La chiesa piena, per la messa domenicale. La comunità dei novellaresi era qui, in piazza Unità d’Italia. Qui si è affacciata e si è ritrovata nuovamente a riflettere sulla vicenda Saman Abbas dopo la notizia che potrebbe essere quella definitiva, la più attesa per comporre il quadro anche e soprattutto emotivo, non solo dal punto di vista delle indagini.
Saman Abbas non è mai uscita dai nostri pensieri: il sindaco di Novellara Elena Carletti l’ha detto e ripetuto. Proprio nelle giornata del ritrovamento dei resti umani che adesso saranno analizzati era in corso un convegno sulla promozione delle pari opportunità in occasione dell’approssimarsi della giornata contro la violenza sulle donne. Un convegno che è stato annullato nella sua parte finale, per rispetto alle notizie che stavano man mano arrivando. “Abbiamo compreso che quella mattina doveva essere dedicata più a una riflessione nostra – sottolinea il primo cittadino – La Regione ha accolto la nostra richiesta di prevedere percorsi professionalizzanti per i mediatori culturali. Abbiamo bisogno di figure preparate. Se il caso Saman è stato certamente tragico, questo può essere un aspetto positivo”.
Nella collegiata di Santo Stefano si festeggiava l’anniversario della nascita dell’oratorio: educatori e ragazzi erano riuniti attorno a don Giordano Goccini, i genitori si sono augurati di riuscire ad ascoltare i propri figli senza ostacolare le loro scelte. “I giovani pagano il prezzo della nostra chiusura, la nostra volontà di mantenere tutto come è – ha detto nell’omelia – Lo abbiamo visto anche nel nostro Paese. Non ci basta l’alibi che è in nome di un’altra cultura che quel prezzo è stato pagato, questa ferita è aperta”.
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