NOVELLARA (Reggio Emilia) – I campi attorno a una porcilaia che qualche mese fa ha chiuso i battenti sono tra le zone perlustrate dai carabinieri nelle ultime ore. Potrebbero avere raggiunto un punto nei campi, in quest’area, le persone immortalate dalle telecamere di videosorveglianza puntate sulla casa in cui abitava Saman Abbas.
Le registrazioni hanno mostrato tre sagome spostarsi a piedi, con in mano due pale, un piede di porco, un secchio e del telo plastificato. Istanti catturati giovedì 29 aprile a partire dalle 19.15. Un orario insolito secondo Ivan Bartoli, padrone dell’abitazione e datore di lavoro di Shabbar Abbas, papà della 18enne sparita nel nulla ormai da quasi un mese. L’uomo potrebbe essere tra quelli ripresi dall’obiettivo.
Ciò che è certo è che il 44enne figura tra gli indagati nel fascicolo aperto dal Pm Laura Galli. Indagata anche la madre della giovane (47 anni). Ci sono poi un fratello di Shabbar e due cugini, sempre in forza all’azienda agricola Bartoli. Di nessuno di loro si hanno più notizie.
I primi a partire verso il Pakistan, all’inizio di maggio, sono stati i genitori della ragazza. Di lì a poco il capofamiglia ha pubblicato sul suo profilo Facebook, chiuso nelle ultime ore, il video di una cerimonia religiosa a cui assiste. Allo scopo di rintracciare gli Abbas nel loro Paese d’origine è stata coinvolta l’Interpol.
Saman l’autunno scorso aveva denunciato la volontà dei suoi di imporle delle nozze combinate. Per lei era, così, cominciato un periodo sotto regime di protezione. Per quattro mesi aveva vissuto in una comunità nel Bolognese, fino all’11 aprile scorso quando ha fatto ritorno a casa. E’ dunque un lasso di tempo lungo quello finito sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti, dato che soltanto il 5 maggio è emerso l’allarme circa la scomparsa della ragazza, con l’ipotesi dell’omicidio e dell’occultamento di cadavere che prende sempre più piede.
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