NOVELLARA (Reggio Emilia) – Torniamo ora a parlare della vicenda di Saman Abbas, la ragazza uccisa, secondo la procura, a Novellara più di due mesi fa. L’Interpol sta cercando i suoi genitori volati in Pakistan, non per fare ritorno, però, nella loro casa.
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Cumuli di foglie all’ingresso e il lucchetto chiuso. Si presenta così la casa in Pakistan della famiglia Abbas. Si trova in una zona rurale, nella regione del Punjab, raggiunta dagli inviati di Chi l’ha visto. Risale al primo maggio il volo preso a Malpensa da Shabbar Abbas e Nazia Shaheen, i genitori di Saman, tornati all’improvviso nel loro paese d’origine. “Sono andati via, all’estero, saranno due mesi”, dice una vicina.
Avvolto nel mistero è dunque il luogo in cui si trova la coppia, finita nella banca dati dell’Intepol chiamata a rintracciare tutti i famigliari della ragazza accusati del suo omicidio. In carcere finora si trova il cugino Ijaz Ikram, l’unico indagato finora arrestato. La misura cautelare nei suoi riguardi sarà valutata domani dal tribunale del Riesame di Bologna.
Il programma di Rai 3 ha trasmesso anche un’intervista ad Akhmal, il giovane cui Saman era stata promessa in sposa: “Se è viva? Vallo a chiedere ala sua famiglia, perché lo chiedi a me. Noi siamo molto dispiaciuti. E’ arrivata la notizia che è successo qualcosa”.
Intanto il 23 luglio sarà sentito in Tribunale a Reggio Ayub Saqib, il fidanzato della diciottenne scomparsa, inviso al clan di lei. La testimonianza verrà raccolta in sede di incidente probatorio e sarà dunque utilizzabile nel processo. L’avvocato che lo segue, Claudio Falletti, è preoccupato per eventuali ritorsioni nei confronti dei parenti del 24enne rimasti in Pakistan. “Serve un visto per farli venire in Italia”.
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